Respirare il Divino, respiro come movimento di energia, connessione con lo Spirito… definizioni che indicano come il BreathWork non sia solo legato alla crescita della persona in senso psicologico. ma nasconda anche elementi più sottili, ricollegabile ad antiche tradizioni di ricerca spirituale e meditazione.
Sono proprio questi elementi – uniti alla semplicità e alla profondità del processo che mi hanno “agganciata” al BreathWork:la percezione di potere andare al di là della pura fisicità, di poter toccare spazi carichi di meditazione, guarigione, energia…
Percezioni metafisiche, ossia al di sopra del piano fisico, ma ad esso ricollegabili per rilevanza e verità.
La stretta connessione tra BreathWork e spiritualità, o mondo metafisico, unisce occidente e oriente, sposando il desiderio di conoscersi a fondo, arricchire e migliorare la qualità della propria vita, con la spiritualità dell’est,il rilassamento dentro di sè e al di là di sè, l’unione taoista degli opposti nella profonda accettazione interiore.
Il BreathWork è scienza e arte. scienza del respiro, studio dell’organismo, della nostra potenzialità fisiologica,della chimica del nostro essere.
Arte del fluire, lasciarsi andare all’intuizione, al potere creativo dell’energia, arte che si dipana nell’abbandono alla forza guaritrice del prana.
Sentirsi come canali aperti, sentirsi come spugne che assorbono dall’infinito, sentire il ritmo circolare e ininterrotto del proprio respiro come il flusso ininterrotto delle maree… sono tutte autentiche esperienze attivate dal respiro. Il BreathWork. è un processo molto fisico e tuttavia ci può condurre al di là del mondo fisico, in quegli spazi magici in cui non c’è più tempo, spazio, ma solo il pulsare dell’energia.